La terapia orticolturale è di sostanziale importanza a supporto di svariati programmi riabilitativi
Nell’ambito del disagio mentale, delle fragilità psico-emotive, delle disabilità fisiche, del vasto mondo degli anziani e dei bambini Il contatto e la pratica di attività in natura ha una valenza terapeutica.
L’ortoterapia affonda le sue radici in un percorso secolare che vede medici, psichiatri, psicologi operatori sanitari, volontari, famigliari impegnati in osservazioni e studi continui.
Il tema è stato trattato da Elisa Trevisi, presso la “Libera università” di Moglia, Museo delle Bonifiche, durante la lezione di “ORTOTERAPIA – Il verde che ci fa star bene” dove insieme a numerosi partecipanti si è sperimentata l’importanza della natura.
Il programma della giornata prevedeva un’attività esperienziale.
Sul lungo tavolo della sala erano presenti foglie di ogni tipo, colore e forma. Protagoniste del laboratorio insieme ad un un piccolo taccuino, fatto con carta ingiallita dal tempo, e una matita, (entrambi oggetti nati da un lavoro di riciclo creativo). L’autunno è uno dei periodi più belli dell’anno. Un momento ideale per questa esperienza. Il terreno sotto agli alberi è disseminato di foglie e gli alberi stessi sono macchie di colore che svettano verso il cielo.
Ogni partecipante ha scelto la “sua” foglia. Ne ha osservato, guardato attentamente la forma, il colore, la consistenza; toccato la pagina superiore ed inferiore per cogliere le differenze; annusato eventuali profumi od odori particolari della stessa. Dopodiché ha scritto le proprie riflessioni in merito alla motivazione che lo ha portato verso quella particolare foglia.
Un esercizio di autoriflessione utile a comprendere che la natura ci aiuta ad entrare in contatto con la nostra bussola interiore.
Vivere nel “verde” aiuta a prevenire la malattia perché richiede un’attività fisica costante.
La presenza di un piccolo fazzoletto di terra, un giardino, un balcone si rivela utile per mettere in atto qualche piacevole attività. Muoversi e svolgere un’attività in giardino, nell’orto, in un piccolo spazio dedicato privato, di cura, sociale ci permette di mantenere e sviluppare il tono muscolare. Grazie alla concentrazione scopriamo i “movimenti fini” ossia i piccoli movimenti delle mani e delle dita, inoltre la capacità oculo-manuale si coordina.
Il benessere psico-fisico attraverso il contatto con la natura rafforza l’autostima, migliora la capacità mnemonica e rallenta il decadimento cognitivo. Incentiva e rende gradevoli i momenti di vita sociale, si abbandona l’isolamento.
Ricorda la natura ti aiuta a non sentirti mai solo ma partecipe di un universo vitale ed interessante.