Materiale di riciclo per realizzare una “scacchiera studio” da parete.
Questa la battaglia d’inizio 2020 affrontata e vinta da Seminala e dai ragazzi e ragazze del gruppo del S.C.R. delle REMS
I laboratori di riciclo proseguono con nuove idee e manufatti che, come in questo caso, richiedono molta attenzione ed un’accurata scelta del materiale da riutilizzare date le dimensioni della scacchiera ed il suo peso finale.
Abbiamo scelto tra il materiale di riciclo a nostra disposizione e vagliato le varie opzioni adatte a sostenere la nostra scacchiera:
“Scacchiera quadrata di 1mt. x 1mt con relativi scacchi”
Il gruppo di lavoro ha valutato vari metodi, tecniche, processi, materiali, per costruire sia la struttura portante “la scacchiera” sia tutti i pezzi “gli scacchi” che verranno mossi dal professore e dai ragazzi durante le ore di lezione. Inoltre la scacchiera sarà utilizzata anche al di fuori del corso pertanto si doveva garantire al progetto di riciclo una buona durata nel tempo. Quindi muniti di volontà abbiamo dato inizio alla nuova sfida!
La struttura portante è leggera e formata da due strati di polistirolo, (recuperati da un imballaggio), sopra al quale abbiamo incollato due strati di compensato (sottile difettato ed inutilizzabile).
Il tutto lo abbiamo colorato con rimanenze di tinte da muro. La scacchiera è stata disegnata a matita mentre le lettere ed i numeri scritti a mano libera sono stati poi definiti con pennarello indelebile.
Re, Regine, Torri, Alfieri, Cavalli, Pedoni hanno preso vita da 32 sugheri ricoperti con 32 cartellini rigidi (scarti di un’azienda che li produce per il mondo dell’abbigliamento) 16 bianchi e 16 neri .
Unico acquisto indispensabile per terminare la nostra scacchiera da parete e terminare questo progetto: 32 calamite e rondelle di ferro.
Dopo tanto lavoro fisico e mentale la nostra scacchiera ha preso posto sulla parete ed è ora pronta per mille e più battaglie:
Nel fiabesco Regno degli Scacchi, la battaglia più antica del
mondo è solo un gioco. È una battaglia tra due eserciti, uno bianco e l’altro nero, che si affrontano a colpi di astuzia su un terreno chiamato scacchiera,rispettando un preciso codice di lealtà. (tratto da: Il castello degli scacchi di Carlo Alberto Cavazzoni)
