Seminala in questo inizio ottobre soleggiato e dal caldo tepore autunnale ti fa conoscere una curiosa drupa che a Mantova con i Gonzaga ha dato vita ad un liquore così dolce e travolgente, tanto da rimanere nella storia e nei modi di dire: “brodo di giuggiole“.
Il frutto una drupa, la giuggiola, è ancora coltivata nella provincia di Mantova e da qualche anno a questa parte l’attenzione, la valorizzazione, la sensibilità per la terra, per le vecchie e passate culture ha fatto sì che questo frutto “dimenticato” ritrovi posto sulle nostre tavole come gloriosamente occupava quelle dei Gonzaga.
Con molta umiltà proveremo a preparare insieme a te questo dolce elisir digestivo
Seminala ti chiede di collaborare e di sperimentare la preparazione del brodo di giuggiole:
Ingredienti
1 kg di giuggiole | 1 kg zucchero | n.2 grappoli d’uva tipo Zibibbo | n.2 bicchieri di vino bianco | n.2 mele Cotogne | n.1 limone.
Preparazione
Prendi le giuggiole fresche e falle asciugare fino a quando la buccia sarà raggrinzita.
Fai un taglietto e leva il nocciolo.
Metti le giuggiole in una pentola e aggiungi gli acini di uva, lo zucchero:
Cuoci per un’ora mescolando ogni tanto.
Taglia le mele a fettine e aggiungile alla pentola, unisci il vino, alza la fiamma in modo che evapori.
Cuoci ancora una ventina di minuti, quando il composto inizierà a diventare gelatinoso aggiungi la scorza di limone.
Continua con la cottura per 10 minuti.
Filtra il composto e mettilo ancora caldo nei vasetti sterilizzati oppure nelle bottiglie.
A tua discrezione secondo la densità del composto ottenuto.
Gira i barattolini per formare il sottovuoto.
(*ricetta tratta da “ricette.pourfemme.it” )