La dolcezza è una peculiarità dominante del fico e il deperimento veloce ci obbliga a conservare tanta bontà.
Il periodo della maturazione del fico è breve e sono tanti gli insetti che accorrono a gustare tanta dolcezza: moscerini, api, farfalle, mosche, formiche, cimici, bombi e coccinelle.
Insomma non possiamo distrarci troppo!! la dolcezza quando la si trova va assaporata e conservata!
Potassio, ferro e calcio sono gli elementi dominanti che compongono il fico insieme alla vitamina B6, ad una buona quota di vitamina A e alle restanti del gruppo B.
Le calorie del fico si aggirano intorno alle 47 calorie per 100gr. di polpa forse meno di quanto si potesse pensare.
In questi giorni Elisa ha raccolto tanti deliziosi fichi per fare una composta dolce e genuina ed ecco la nostra ricetta: “Composta di fichi”
Ingredienti
– 2 kg di fichi maturi
– 600 gr di zucchero classico o di canna
– 1 limone naturale (succo)
– vasetti di vetro ben sterilizzati
Procedimento
– Togliamo il picciolo ai nostri fichi, li tagliamo in quattro parti e li adagiamo in una padella antiaderente insieme allo zucchero e al succo di limone.
– Accendiamo la fiamma e portiamo ad ebollizione.
– Togliamo la schiuma della frutta che si forma e quando il tutto si è ridotto a poltiglia, occorrerà circa una ventina di minuti, spegniamo il fuoco.
– Passiamo tutto al passaverdura con disco fine.
– Rimettiamo sul fuoco ed al bollore riempiamo i nostri vasetti di vetro ben sterilizzati in precedenza.
Abbinamento culinario
La composta di fico può accompagnare:
formaggi freschi tipo Pecorino, o il semistagionato formaggio di Fossa o Parmigiano Reggiano.
Il fico, tipico e storico albero da frutto del nostro bacino Mediterraneo è rustico, di facile adattamento ambientale, da secoli coltivato nell’Italia meridionale ed insulare poi su quasi tutto il territorio nazionale.
Lo puoi vedere nelle aie delle case coloniche, nei giardini delle case padronali, negli orti e nei frutteti dove insieme al noce dona una ristoratrice zona d’ombra dalla calura.
Il fico tollera la siccità estiva grazie alle sue profonde radici ed alla limitata traspirazione fogliare. Si adatta ovunque e ad ogni tipo di terreno. Teme solo il gelo invernale, per questo predilige zone riparate a ridosso di muri e muretti che lo proteggano.
Notizie e curiosità, si legge che:
- I fichi nella pittura
- Archeologia del cibo: le testimonianze di Pompei
- “Il fico era sacro presso i greci e i romani, perchè quando era un po’ acerbo emetteva un liquido che somigliava al latte, perciò era sacro alla Dea che allattava, per i romani, la Dea Rumina, antichissima Dea preromana e romana, cui era appunto dedicato nel Foro Romano il Ficus Ruminalis.” – tratto da “La Frutta dei Romani”
- “Lo ‘stare seduti sotto l’albero di fichi’ , frequente nei testi biblici, è simbolo della pace messianica che scaturisce dalla fedeltà all’alleanza con Dio. Quando essa manca subentra il peccato e anche la guerra. Per questo l’infedeltà all’alleanza è indicata con l’immagine del fico spoglio e secco.” – tratto da “L’albero del fico”
- “La specie è presente in due forme botaniche che semplicisticamente possono essere definite come piante maschio e piante femmina, dato che la prima (pianta maschio, o caprifico) costituisce l’individuo che produce il polline con frutti non commestibili, mentre la seconda o fico vero (pianta femmina che produce frutti commestibili) produce i semi contenuti nei frutti.” – tratto da Fico – Ficus carica L.