La raccolta delle castagne è sempre un momento di vita autunnale sorprendentemente rilassante: si passeggia nel bosco tra il profumo di muschio umido, colori caldi, aria frizzante, silenzio ristoratore.
Gli alberi di castagno appartengono alla famiglia delle “fagacee”, possono raggiungere i 30 m di altezza e grazie al loro legno robusto resistono agli attacchi di diversi parassiti. Alberi longevi che se curati adeguatamente superano i 100 anni di vita produttiva.
Tipico delle zone pedemontane e montane il castagno predilige terreni freschi e profondi ricchi di sostanza organica.
Si legge che:
La Contessa Matilde di Canossa studiò la coltivazione dei castagni e indicò la corretta distanza di impianto tra gli alberi per aumentare e migliorare la produzione di castagne. Criterio agronomico definito “sesto impianto matildico“.
Le castagne si raccolgono a terra e si fanno uscire dai ricci ma potresti imbatterti in cumuli di ricci ancora chiusi coperti da foglie, ebbene saresti di fronte ad una “ricciaia”: un antico metodo per conservare le castagne che fermentando leggermente diventano più saporite.
Le varietà di castagno si differenziano per la dimensione dei loro frutti quali: il “Marrone” è grosso e dalla polpa dolce, la “Bracalla” è grossa con buccia rossa e polpa dolcissima, la “Salvaschina” è un frutto rustico più piccolo, saporito e ottimo per preparare le “caldarroste”.
La castagna, è caratterizzata da una pellicola interna che penetra nella polpa fino a dividerla, assente nei marroni che risultano più facili da pulire.
La castagna, frutto tipico dell’autunno, è ricca di vitamina B e fosforo è utile per l’equilibrio nervoso inoltre grazie alla presenza di potassio ha qualità antinfiammatorie.
In questi giorni ed in quelli a venire probabilmente nelle piazze della tua città potrai incontrare i “caldarrostai”:
“È il profumo intenso di caldarroste
che si sparge nella via ad avvicinarmi
alla tua figura avvolta appena da una nuvola di fumo sprigionata da un fuocherello
sotto al calderone di castagne.”
(testo di GIUSEPPE DELL’ANNA
da PRESENZA D’AUTUNNO)
Seminala ti invita a mangiare le castagne calde e fumanti che oltre a riscaldarti sapranno rilassarti con il loro profumo ed allietare la tua passeggiata cittadina.